pia abelli toti

Pia Abelli Toti nasce a Trieste nel 1941 da genitori friulani. Vive la prima infanzia a Cervignano del Friuli. Fino ai trent’anni abita per lo più a Udine. Si diploma geometra, lavora in vari ruoli. Si laurea in scienze geologiche tra Roma e Trieste. Si sposta definitivamente a Roma nei primi anni Settanta. Per anni ha insegnato sia in Friuli che a Roma. Negli anni ’80 si laurea in psicologia e diventa psicoterapeuta.
Mancato Gianni Toti, dà origine a La Casa Totiana (2009), in cui raccoglie e ordina i fondi artistici di Gianni Toti e di Marinka Dallos Toti, pittrice ungherese.
Nel 2015 contribuisce all’avvio della startup Poetronicart, innovativa piattaforma che sviluppa e offre tecnologie, soluzioni e strumenti per gli operatori del campo artistico. Lo scopo guida rimane quello individuato da La Casa Totiana: “Valorizzare e diffondere l’interazione potenziatrice tra arte, scienza ed economia”. Soltanto di recente si è iniziato a parlare anche sulla stampa della necessità di passare dal paradigma STEM (science, technology, engineering, mathematics) al più completo e rispondente STEAM, in cui la A aggiunta sta per Arts. I due volumi di poesia, inVERSipensANDO 2017conTEMPORAnea 2018, pubblicati nel 2018 da Bordeaux Edizioni, costituiscono le prime opere di Pia Abelli Toti e fanno parte di una raccolta più ampia nata a metà del 2014. La loro pubblicazione, come avviene per eterno inizio, è funzionale all’Operazione scrivereinversi .

Il PROGETTO_ Ricerca sullo scrivereinversi s’inserisce e fa parte dell’OPERAZIONE scrivereinversi, che mira, nell’intento dell’autrice, a evidenziare linguaggi adatti per favorire lo sviluppo del pensare. Con il PROGETTO s’intende promuovere una RICERCA a partire dall’ambito delle neuroscienze cognitive del linguaggio, dell’apprendimento e della formazione per l’insegnamento. Altri apporti di ricerca provenienti da ambiti diversi, purché derivati da conoscenze aggiornate e mirati alla finalità esposta, sono ugualmente e favorevolmente accolti. Nel frattempo possono essere avviati percorsi sperimentali empirici, spontaneamente condotti nei contesti scolastici sia pubblici che privati. Utile sempre una prima fase di ricognizione, indagine che raccolga analoghe esperienze già avvenute negli anni recenti.
Lo SCOPO primo e ultimo resta l’adoperarsi per individuare percorsi, da rendere possibili su larga scala, adatti a favorire lo sviluppo della mente, quindi del pensare, sempre inteso come fare-pensare in tutti. A tale fine Pia Abelli Toti ipotizza che l’insegnamento dello scrivereinversi, a partire dai bambini, possa favorire e contribuire allo sviluppo del pensare, capacità imprescindibile per rispondere ai bisogni della vita. Gli strumenti conoscitivi, innovativi, teorici e tecnologici di cui oggi disponiamo alimentano la speranza che si possa intervenire più efficacemente di quanto finora sia avvenuto.

Leggi l’intervista all’autrice pubblicata su Il P-Magazine

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